Arrivano in tutte le case, dalle più grandi alle più piccole, negli attici e nelle soluzioni con giardino e gestirli non è sempre facile come sembrerebbe… parliamo della polvere e dello sporco. Anche se siete dei guru della pulizia della casa può essere che potrebbe sfuggirvi come gestire alcuni piccoli dettagli, come potrebbe essere la modalità di pulizia di un quadro dipinto su tela.
Come potrete anche immaginare, però, se è vero che di certo non si può mettere il tutto in lavatrice, d’altra parte passare semplicemente un panno non è per nulla sufficiente. Così facendo, infatti, con il passare del tempo i colori sbiadiscono, si fanno meno vivaci e si viene creando, volenti o nolenti, una patina di sporco che ne compromette la bellezza. La situazione peggiora se il quadro si trova in una zona con fumi e vapori, come in cucina o in un ambiente con un caminetto, per esempio.
Se si desidera avere sempre un’opera bella da mostrare, capace di mantenere inalterata la sua bellezza con il passare degli anni, è importante capire come si fa in modo specifico la pulizia dei quadri su tela dipinti a mano.
Pulire un’opera d’arte: cosa non fare
Se il vostro quadro non è coperto da un vetro (è così nella maggior parte dei casi fortunatamente) è opportuno prendere le giuste misure per pulirne la superficie senza alterarne i colori e senza danneggiarne la superficie. È per questo motivo che la prima cosa da fare è avere dei panni dedicati da utilizzare solo a quello scopo e con determinati prodotti: un quadro insomma non si pulisce con le prime cose che capitano in mano. Qualora si trattasse di un’opera di grande valore, tra l’altro, è meglio comunque rivolgersi ad un esperto professionista evitando il fai da te.
Una cosa sicuramente da evitare quando parliamo di manutenzione e pulizia di un quadro è di ricorrere a quelli che potremmo chiamare i classici “rimedi della nonna”. Leggendo qui e là se ne vedono di tutti i colori: c’è chi consiglia l’utilizzo di cipolle, latte, patate che potrebbero (con fortuna) funzionare anche nell’immediato, ma che rischiano in realtà di lasciare residui che con il tempo non di riusciranno più ad asportare dalla superficie del dipinto. Un vecchio metodo, approvato anche da alcuni restauratori, è quello di utilizzare la saliva… ma vediamo quali possono essere delle soluzioni più ortodosse.
Pulire un’opera: consigli
Il nemico numero uno è la polvere. Ecco quindi che la prima opera di manutenzione è quella di eliminare regolarmente la polvere. Se per la cornice va bene anche un panno, per la tela la cosa migliore è quella di impiegare un pennello a setole morbide, pulito ovviamente e con la punta piatta. I professionisti prediligono il pelo di bue, ma se non si vuole spendere molto va bene anche un pelo sintetico. L’importante è che sia morbido al tatto.
Una volta procurato questo strumento è possibile procedere alla pulizia spazzolando con il pennello la polvere dall’alto verso il basso, spingendola giù piano piano. Finita la prima “mano”, si esegue di nuovo l’operazione ruotando il quadro dall’altro lato, cioè di 90 gradi. Normalmente, se si pulisce il quadro regolarmente, questo sarà sufficiente a mantenerlo a posto. Se invece si fa passare molto tempo, bisognerà ripetere la procedura per ogni lato. Per una buona pulizia è bene pulire il pennello fra una passata e l’altra, non ovviamente con acqua, ma solo eliminando la polvere raccolta.